La Lazio va in Conference League, Maurizio Sarri ora è nel mirino per quanto successo. Il tecnico biancoceleste raccoglie la delusione insieme a una squadra che non è riuscita a strappare un punto contro il Feyenoord. La situazione sembra sfuggire di mano.
Lazio sconfitta, arrivano le critiche
Il ko in Olanda è di quelli che lascia il segno, destinato a entrare nella storia. La Lazio di Maurizio Sarri esce dall’Europa League per andare in Conference, la beffa è servita. Soprattutto nel considerare come sia stato il Feyenoord a eliminare i biancocelesti in un girone dove le quattro squadre hanno realizzato otto punti.
Matematica beffarda così come il destino: è il Feyenoord, che aveva perso la finale contro la Roma, a battere la Lazio stasera, con un gol frutto di un pasticcio difensivo. Il tecnico, che nelle ore scorse aveva attaccato un po’ tutti, ora invece riceve le critiche più pesanti.
Il tecnico nel mirino post Conference
Basta andare su Twitter per accorgersi del malumore verso il tecnico. In un’ipotetica palla di parole (un po’ come quanto si faceva anni fa a 90° minuto), il mister biancoceleste è il nome più evidenza. I tifosi biancocelesti non perdonano al tecnico l’atteggiamento della squadra, apparsa anche remissiva.
La Conference per la Lazio di Sarri è arrivata quindi per scelte tecniche, Luis Alberto in panchina è un mistero tutto particolare. Così come la scelta di puntare su Romero, espulso in venti secondi per due ammonizioni senza commettere fallo: un record di ingenuità.
Per i tifosi Sarri è colpevole
I supporter biancocelesti ora cambiano decisamente passo. Sarri per la prima volta è discusso dai sostenitori, che mal digeriscono questa Conference League. Ciò è abbastanza preoccupante, in una gara dove non ha giocato Immobile sulla via di recupero, Luis Alberto per scelta tattica mentre Milinkovic (che mancherà domenica) è stato avulso dal gioco.
Proprio in vista derby le preoccupazioni aumentano decisamente. Una Lazio che gioca così è destinata soffrire parecchio nella stracittadina, il tecnico ha tre giorni di tempo per rimettere la sua squadra in riga.