Aria di rivoluzione in casa Juventus: dopo l’addio all’Europa League, parte la resa dei conti, con due big già sul piede di partenza
È finita. La Juve ha detto addio alle sue speranze di vincere l’Europa League e con esse anche le possibilità di partecipare alla prossima Champions League. Già perchè, nonostante la classifica dica che i bianconeri sono secondi, con un buon margine sul Milan quinto – tra l’altro i rossoneri dovranno giocare all’Allianz Stadium il 28 maggio – sulla squadra juventina incombe sempre la spada di Damocle delle penalizzazioni. Le quali, essendo quasi sicuramente di tipo afflittivo, cioè irrorate in modo tale che il club non possa raggiungere gli obiettivi prefissati, dovrebbero comportare un crollo in classifica tale da impedire al club di qualificarsi per le coppe. 
La vittoria dell’Europa League avrebbe consentito di entrare in Champions direttamente dalla porta principale, con annessa l’inclusione in prima fascia nel prossimo sorteggio di agosto. In ogni caso già parecchi addetti ai lavori si erano affannati a sostenere la tesi che, anche in caso di trionfo nella finale di Budapest, la Juve non avrebbe comunque partecipato ad alcuna coppa date le possibili sanzioni unilaterali che l’UEFA avrebbe potuto comminare.
Ad ogni modo la Vecchia Signora ha da sola, e tristemente, sgomberato il campo da ogni equivoco, uscendo dalla kermesse e certificando il secondo anno di fila senza trofei. Inevitabile, a questo punto, l’avvio di una rivoluzione che sarebbe stata necessaria anche per risanare le sanguinanti casse societarie.
Addio Juve, i due big saluteranno a fine stagione
La sconfitta al Sanchez Pizjuan è stata un po’ la fotografia della stagione bianconera. Un’annata ‘folkloristica’, come l’ha definita lo stesso Max Allegri prima del confronto con gli ansalusi. E proprio folkloristico è sembrato l’atteggiamento di Juan Cuadrado, sempre più preoccupato più di protestare, e di accentuare i contatti, che di essere decisivo per le sorti della sua squadra. Per non parlare poi di Angel Di Maria, il campione del mondo che si è reso protagonsta di un episodio che ha fatto discutere. 
Nel primo tempo, col punteggio ancora fermo sullo 0-0, l’argentino, lanciato a rete col compagno Kean alla sua sinistra, ha pensato bene di tentare un inutile scavetto per scavalcare Bounou. Il risultato è stato sconcertante: sembrava una giocata da campetto. Un qualcosa che ha mandato letteralmente su tutte le furie sia il tecnico che i tifosi.
Per questi, e anche per altri motivi – non ultimo il peso degli ingaggi dei due sudamericani – il colombiano e l’argentino saranno quasi sicuramente ceduti a fine stagione. Con buona pace di chi ancora credeva nella costruzione di un instant team in grado di vincere subito…
