Il campione del Mondo non è stato chiamato da Allegri per la gara odierna di Bologna. Il motivo non sarebbe fisico
La Juventus continua la rincorsa Champions. La Champions alla Continassa potrebbe arrivare anche tramite l’Europa League. Bonucci & Co. infatti in Europa League affronteranno in semifinale il Siviglia. Gara d’andata a Torino l’11 maggio, il ritorno in Spagna una settimana dopo. Vincendo la competizione, la squadra di Massimiliano Allegri sarebbe qualificata di diritto alla Champions. Tutto questo salvo ricadute dai tribunali, italiani e Uefa, ma questa è un’altra storia.
La Juventus in stagione, oltre alle disavventure giudiziarie, ha dovuto affrontare una serie di infortuni che non hanno mai permesso all’allenatore di schierare la squadra migliore. Paul Pogba e Federico Chiesa sono stati quasi del tutto assenti, soprattutto il centrocampista francese. A questi vanno aggiunti i pit-stop intermittenti di Arkadiusz Milik e la pubalgia di Dusan Vlahovic.
Anche l’ex Fiorentina è finito nuovamente ko, un guaio per Allegri la cui fine non è certa. A corredo del mancato valore apportato dal mercato estivo, anche il rendimento insoddisfacente di Leandro Paredes, mai entrato nel cuore di Allegri a livello tattico. L’ex Roma infatti in campo dà spesso la sensazione di avere la pancia piena. Un altro potenziale crack che in qualche misura ha deluso è Angel Di Maria. Il rendimento dell’argentino, 35 anni compiuti il 14 febbraio, è stato contraddistinto soprattutto dalla carenza di continuità.
Come noto, El Fideo non è stato inserito da Massimiliano Allegri nella lista dei convocati per la sfida al Renato Dall’Ara. Dietro la scelta sembrava esserci un problema di natura fisica, ovvero una contusione alla caviglia. Secondo quanto riportato da Tuttosport, però, il motivo sarebbe un altro.
Di Maria, in allenamento avrebbe manifestato il fastidio alla caviglia solo al momento in cui gli è stata consegnata la pettorina che di solito non riguarda i titolari. Il calciatore quindi, in modo indiretto, avrebbe fatto capire di non gradire un’altra panchina, da qui la decisione tecnica di lasciarlo a Torino. Il mancino di Rosario in serie A ha giocato 20 gare, fornendo 4 gol e 4 assist. I minuti totali in campionato sono 1063, per una media di 53.15. Nei 146′ spalmati in 3 recite di Champions, tre assist.
I numeri disegnano una stagione al di sotto delle aspettative, per un talento assoluto che di solo ingaggio costa alla Juventus 7,86 milioni netti l’anno, 9.16 lordi. Cifra, precisa calcioefinanza.com, che in assenza di rinnovo al secondo anno, salirebbe rispettivamente a 11.1 netti, 12,4 lordi.
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