Ammissione shock da parte di Pep Guardiola che ha letteralmente spaventato tutti gli amanti del calcio internazionale
Inizio di stagione al cardiopalma per i campioni d’Europa del Manchester City che appena qualche settimana fa si sono aggiudicati la loro prima Champions League battendo in finale l’Inter. Una grande vittoria per gli uomini di Jospeh Guardiola che proprio di recente sono tornati in campo per altri due incontri clou.
Il primo ha visto il City perdere in Community Shield ai rigori contro l’Arsenal e il secondo, con esito assolutamente positivo, ha invece visto gli inglesi battere il Siviglia nella finale di Supercoppa europea. Questa volta i rigori hanno sorriso agli Sky Blues che continuano così ad essere i sovrani indiscussi del calcio continentale. Sicuramente una buona notizia per il tecnico che, tuttavia, dopo aver alzato la coppa non è sembrato particolarmente entusiasta.
Questo calcio sembra non emozionare più come una volta l’allenatore cresciuto nel Barcellona che ha da poco lanciato un appello che ha fatto tremare l’intero movimento calcistico internazionale. Se i giocatori seguiranno il consiglio di Guardiola, si potrebbe andare incontro a degli scenari mai visti primi.
Guardiola non è soddisfatto dei ritmi contemporanei che costringono i tecnici a spremere i loro giocatori che alla lunga finiscono per infortunarsi gravemente. Solo quest’estate il City ha viaggiato da parte all’altra del mondo, prima per le tournée estive e poi per gli incontri ufficiali, obbligando i suoi tesserati a dover reggere una pressione sempre più significativa. Per questo l’allenatore del Manchester ha invitato i calciatori a scioperare.
Colpa soprattutto nei tanti infortuni con i quali i diversi atleti sono costretti a fare i conti. Al di là dello stipendio percepito dai calciatori di tutto il mondo, sicuramente soddisfacente per la mansione che svolgono, i ritmi sono diventati troppo frenetici e per qualcuno di questo passo il calcio diventerà qualcosa di insostenibile.
Per Guardiola devono essere i giocatori che per primi devono dire no a certe dinamiche. Aveva minacciato qualcosa del genere un paio di anni fa, dopo la pandemia, ed è tornato a tuonare anche in tempi recenti.
Se qualcuno si metterà in testa di fare come dice Guardiola, per il calcio potrebbero essere guai grossi. A spingere il tecnico verso questo pensiero è stato anche il recente infortunio di Kevin De Bruyne, esperto centrocampista che a causa dei numerosi impegni, tra club e nazionale, ha rimediato un infortunio che lo terrà lontano dal calcio per diversi mesi. Lecito credere che da qui in futuro altri addetti ai lavori si uniranno alla causa dell’ex blaugrana.
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