“Nessuno come lui”: Alex Zanardi, ricordo da brividi

Ricordo da brividi di Alex Zanardi, il grande campione azzurro continua a suscitare grandi emozioni negli appassionati

Un uomo che ha vissuto più vite, Alex Zanardi, diventato un vero e proprio simbolo per gli appassionati di sport. Una prima esistenza da pilota automobilistico in varie categorie, interrotta nel 2001, con il tragico incidente del Lausitzring dopo la quale ha subito l’amputazione di entrambe le gambe. Da lì in poi, è però nata la sua leggenda.

 

Zanardi ha non solo continuato a correre sulle auto, dopo le tante operazioni subite, ma ha anche vissuto una carriera di grande successo come paraciclista. Nella specialità dell’handbike, tantissime vittorie e soprattutto ben sei medaglie olimpiche (quattro ori e due argenti) raccolte tra i giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016.

Avrebbe potuto, chissà, fare ancora molto bene a Tokyo, se non fosse sopraggiunto un altro gravissimo incidente, quello del giugno 2020 in cui ha avuto un impatto terribile con un camion nel corso di una gara di beneficenza in Toscana. Ancora una volta, tantissime operazioni e un lungo percorso ospedaliero, per lui, che adesso è a casa, curato dalla famiglia, dopo aver trascorso diversi mesi in coma e più di un anno nelle cure tra varie strutture.

Oggi, Zanardi, 57 anni, riesce a riconoscere la moglie e il figlio, a muovere gli occhi e a comunicare, seppure con qualche difficoltà. Nel frattempo, il mondo dello sport non lo ha dimenticato e sono tanti i pensieri che gli vengono rivolti spesso da protagonisti vari, ma anche da tifosi e appassionati a vario titolo.

Zanardi, commemorazioni infinite sui social: il post che commuove tutti

La sua grande forza di determinazione, che lo ha portato a lottare e rialzarsi più volte nonostante le avversità, è un esempio per chiunque e traccia una strada da seguire. Zanardi è senza dubbio una icona della voglia di non arrendersi e combattere contro tutto e tutti.

 

Di seguito, un post apparso in questi giorni su ‘X’, che parla di un giovane cestista, Hansel Enmanuel, che nonostante a sei anni abbia perso un braccio vuole giocare a basket e ci sta riuscendo. Il paragone con Zanardi viene spontaneo e immediato.

“E’ difficile lamentarsi dei nostri disturbi, quando vediamo ragazzi come loro“, si legge nel post. Una lezione da tenere a mente quando sentiamo di non farcela.