“100 Milioni”: l’annuncio del Presidente sul mercato

La finestra di trattative conclusa il 1° settembre in serie A ha visto la maggior parte delle squadre subire il mercato. Con alcune eccezioni

La sessione di trasferimenti ha vissuto di pochi colpi clamorosi, soprattutto il campionato italiano, in alcune delle sue big, ha palesato notevoli difficoltà ad investire. I Campioni d’Italia, ceduto Kim Min Jae al Bayern Monaco per circa 50 milioni, ne hanno investiti 10 su Natan, brasiliano di 22 anni arrivato dal Bragantino. In coda al mercato, venduto Lozano al PSV per 15 milioni, hanno acquistato Lindstrom dall’Eintracht Francoforte per 30 milioni. La Juventus si è limitata agli arrivi di Milik e Weah, l’Inter invece ha reagito alle cessione di Brozovic – 18 milioni all’Al Nassr – spendendo circa 40 milioni per Frattesi dal Sassuolo.

Non solo, Marotta e Ausilio hanno preso a zero Marcus Thuram e Juan Cuadrado, investendo 10 milioni su Arnautovic dal Bologna e altri 6 per Audero dalla Sampdoria. Sull’altra sponda milanese, i rossoneri, ceduto per 80 milioni Tonali, hanno portato a Milanello Reijnders, Loftus Cheek, Pulisic, Okafor, Chukwueze e Jovic.

Ho messo 100 milioni nel mercato
Claudio Lotito, Aurelio De Laurentiis (LaPresse) – calciomercatotv.it

Insieme alle milanesi, l’unica realtà a spendere soldi veri è stata la Lazio. Claudio Lotito, incassati i 40 milioni dalla cessione di Milinkovic-Savic, uniti agli introiti Champions, ha regalato a Sarri una rosa mai così competitiva a Formello.

L’affondo di Lotito: “Compro giocatori veri, altri solo in prestito”

Il presidente della Lazio, interpellato sullo scatto effettuato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri con Romelu Lukakau, ha prima mantenuto un basso profilo, per dare la stoccata solo alla fine delle sue dichiarazioni. “La foto di Gualtieri con Lukaku? Non voglio commentare, non voglio fare polemiche istituzionali”, ha risposto in prima battuta il senatore di Forza Italia all’Adnkronos. “Da rappresentante delle Istituzioni non credo opportuno dire tanto su questa cosa. Certo, ho letto le dichiarazioni, ma sulla foto preferisco non dire nulla, mi fermo qui…”, ha aggiunto.

Accanto allo scatto, lo scorso 1 settembre su Instagram, il primo cittadino aveva aggiunto il seguente commento: “Benvenuto Romelu Lukaku, un altro grande arrivo nella @officialasroma. Grazie alla famiglia Friedkin per l’ennesima dimostrazione di amore per la squadra e la nostra città”. Probabilmente, Lotito si riferiva a quest’ultima frase.

Il presidente: "Spesi 100 milioni"
Claudio Lotito (LaPresse) – calciomercatotv.it

Da registrare che il centravanti belga arriva a Roma solo in prestito secco, non entrando nel patrimonio di Trigoria. In secondo luogo, cosa che avrebbe infastidito sia il presidente Lotito, sia i sostenitori della Lazio, resta da capire perché lo stesso trattamento non sia stato riservato ai tanti giocatori (tra cui Kamada, Rovella, Pellegrini e Guendouzi, ndr), questi sì acquistati a titolo definitivo, sbarcati sulla sponda biancoceleste della Città Eterna.

“Io per la mia squadra ho speso cento milioni, sono quello che ha speso più di tutti, senza ricevere alcun favoritismo per la mia posizione. Altri invece non hanno comprato nessuno, hanno preso giocatori solo in prestito…”, ha concluso Lotito, riferendosi anche alla Roma, pur senza nominarla.

Sempre rivolto alla stessa fonte, il consigliere federale ha prodotto un’altra frecciatina. “Forse sarebbe stato meglio pensare piuttosto ai danni causati dai tifosi giallorossi. Chi paga per le auto danneggiate e per quanto successo?”, ha ricordato, riferendosi a quanto avvenuto nello scalo romano di Ciampino, con diverse auto devastate da alcuni sostenitori giallorossi che hanno utilizzato le sfortunate vetture parcheggiate come curva per vedere il loro nuovo idolo.

Lo scatto con Lukaku: la replica del sindaco Gualtieri

Interpellato dalla stampa sulle parole di Lotito e sulla reazione dei tifosi della Lazio, il primo cittadino ha replicato così: “Sono tifoso della Roma e nasconderlo sarebbe sbagliato. I tifosi sono persone intelligenti e sanno distinguere tra tifo, calcio e i doveri istituzionali di rappresentare tutti i cittadini”.

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