Rigore assegnato al telefono: incredibile ma VAR

Non soltanto gli schermi del VAR, bensì anche quelli del cellulare: il VAR è andato oltre, e l’ultima per assegnare un rigore è quasi comica

Quando l’arbitro imita con le mani il gesto dello schermo, ormai sappiamo che si tratta della necessità di recarsi al monitor per verificare un’azione da rivedere. Potrebbe trattarsi di un fallo, più spesso in area di rigore, il quale decide se è il caso o meno di calciare dal dischetto. Il VAR dispone di immagini da più angolazioni, attraverso le quali si dovrebbe giungere a una disamina più concreta e corretta dei fatti.

L'arbitro telefona al VAR: accade in Portogallo
L’arbitro consulta il VAR al telefono: è davvero successo (ANSA) – calciomercatotv.it

Quanto accaduto in Portogallo fa davvero sorridere. Nella massima serie del campionato locale allo Stadio do Dragao è andata di scena la sfida fra Porto e Orouca, pareggiata per 1-1 in extremis dai padroni di casa. Fino all’84’ il match era bloccato, a reti bianche poi due gol nel giro di circa un quarto d’ora.

Il primo a segnare è stato Cristo Gonzalez della squadra dell’Orouca ma il Porto, alla disperata ricerca della parità, le prova tutte e gli attaccanti in area di rigore cercano di provocare i difensori avversari per ottenere un lancio dal dischetto. Taremi ci riesce.

Dal VAR al… cellulare: lo strano episodio nel massimo campionato

Il 31enne iraniano va giù in area dopo un contatto col difensore avversario, che da subito l’arbitro giudica come irregolare, assegnando il rigore al Porto. Tuttavia, decide di rivedere la dinamica, consultando il VAR. Quando fa per avvicinarsi alla zona designata, si rende conto che il monitor non è presente sul terreno di gioco. Ancora così non si arrende e cosa fa? Prende il cellulare!

In Portogallo l'arbitro consulta il VAR al telefono
L’arbitro chiama il VAR al telefono (ANSA) – calciomercatotv.it

Verosimilmente il direttore di gara telefona alla sala VAR che è comunque attiva e infatti trascorre alcuni momenti concitati parlando alla cornetta. Dopo il consulto, stabilisce che non ci sono gli estremi per il calcio da rigore: meno male che ha pensato a chiamare. Le proteste dei padroni di casa non mancano e durano fino a quando si registra un altro contatto sospetto in area con ancora protagonista Taremi. Stavolta non ci sono dubbi sul penalty ma il tentativo dell’attaccante del Porto viene bloccato dal portiere dell’Orouca. A risolvere la sfida e portarla in parità ci pensa in recupero extra Evanilson su assist di Borges. Si conclude così una folle serata.

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