Josè Mourinho nel post Leicester-Roma analizza un pari che rimanda tutto al ritorno. Il tecnico portoghese come sempre non è mai banale nell’analisi dell’incontro.
Il tecnico parla dopo Leicester-Roma
La gara della Roma a Leicester è stata un concentrato di emozioni. Dal gol di Pellegrini al… break per Ramadam concesso a Fofana, che al 30° minuto è riuscito a bere. Passando poi al secondo tempo, dal fallo non punito con l’espulsione per Vardy sino al pari degli inglesi, in gol con Lookman.
Mourinho nel post Leicester-Roma ha analizzato la gara, ben sapendo come tutto è aperto per la semifinale di ritorno in Conference League, prevista per il 5 maggio allo stadio “Olimpico”. Lo Special One sa che portare un pass per la finale sarebbe un evento storico. 
Mourinho presente e futuro
Josè Mourinho e la Roma non avevano paura del Leicester, nel post gara su Sky lo ha ribadito. Il tecnico è apparso rilassato ma anche molto lucido nell’analizzare la contesa.
«La Roma è stata una squadra sempre organizzata, abbiamo pressato fin quanto ne abbiamo avuto. Partita difficile, quando siamo calati fisicamente abbiamo avuto delle difficoltà. Abbiamo ora bisogno dei tifosi, per tre giorni dimentichiamo l’Europa e concentriamoci sul Bologna, abbiamo il quinto posto nelle nostre mani. I 70mila dell’Olimpico faranno la differenza».
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Verso il ritorno del 5 maggio
Mourinho ha parlato della ricetta per battere il Leicester: «La Roma dovrà usare la testa, non le emozioni. Quelle devono averle i tifosi, noi dobbiamo rimanere concentrati. Cinque mesi fa perdevamo queste gare, ora possiamo giocare pressando alto e fare un altro tipo di gioco. La nostra finale non è Tirana, sarà quella di Roma nel match di ritorno».
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La Roma, comunque, esce dal campo del Leicester dimostrando di non essere lì per caso. Come ribadito da Lorenzo Pellegrini, intervistato su Sky: «Giocare qui non era semplice, abbiamo messo solo un piccolo mattone per il ritorno. Siamo fiduciosi, abbiamo dimostrato che il campionato italiano si sta livellando ai ritmi della Premier». 
