Una nuova opportunità per Marko Pjaca arriva nelle ultime ore del calciomercato, la Juve lo ha ceduto agli azzurri. Chance importante per il croato, uno dei più grandi rimpianti dei bianconeri e dei tifosi, che per anni hanno atteso la maturazione sportiva dell’attaccante. 
Calciomercato, Pjaca lascia la Juve
Era arrivato insieme ad Higuain in bianconero e molti addirittura ipotizzavano un tandem del futuro proprio per questa coppia. Spesso però il destino diventa il primo nemico e si perdono molte occasioni lungo il tragitto. Lo sa bene Marko Pjaca, che la Juve ha dato nuovamente in prestito nel calciomercato, questa volta agli azzurri.
Il croato riparte ancora una volta e la sua carriera – di certo – attende ancora di spiccare il volo. Il potenziale c’è, la Juve spese nell’estate del 2016 ben venti milioni di euro per averlo, ma le aspettative non sono state poi confermate sul campo.
Gli azzurri lo accolgono da subito
È stato un po’ sballottato in giro per l’Europa con i prestiti allo Schalke 04 e all’Anderlecht, nonché in Italia prima alla Fiorentina, poi al Genoa e al Torino dove – quanto meno – non è stato martoriato da gravi infortuni.
C’è un’altra occasione di riscatto pronta e da cogliere al volo. A poche ore dalla fine del calciomercato, Marko Pjaca passa agli azzurri dell’Empoli. I toscani – secondo PianetaEmpoli – lo avranno in prestito con un diritto di riscatto intorno ai tre milioni. Giusto per fare evitare un’ulteriore minusvalenza alla società bianconera.
Marko Pjaca-Empoli, occasione di rilancio
Potrebbe essere il colpo utile per Zanetti e rilanciarsi definitivamente. Pjaca è vice campione del mondo con la Croazia, ha ancora molti estimatori e, se messo nelle condizioni, può dire la sua. Da seconda punta si è però lentamente trasformato in un’ala se non proprio in un centrocampista da linea a quattro laterale: per segnare dovrà avvicinarsi alla porta.
Pjaca nel calciomercato è il colpo degli azzurri che chiudono l’attacco, e hanno bisogno di gol per salvarsi. Tra i grandi esperti come Pjaca e Destro, nonché i giovani come Satriano e Cambiaghi, toccherà al tecnico trarne il meglio. 
