La vicenda tra il Bologna di Joe Saputo e Sinisa Mihajlovic ha radici ben più profonde rispetto a quanto preventivato nei giorni scorsi. In particolar modo ci sono state delle vedute totalmente differenti su come vedere la squadra e gli obiettivi stagionali. 
Bologna, Mihajlovic rimane protagonista
Nei giorni scorsi il caso italiano è stato quello che ha visto i rossoblu protagonisti, almeno per una volta. Il Bologna di Joe Saputo ha esonerato Sinisa Mihajlovic, la scelta ha diviso l’Italia. Per molti tifosi, il tecnico è stato ingiustamente cacciato, per altri invece alla fine ciò che contano sono i risultati.
Come si è arrivati a questa scelta? In realtà non in modo umorale, o almeno non proprio nelle ultime giornate. Già ben prima del pari contro lo Spezia e nelle settimane precedenti, la tensione si tagliava nell’ambiente.
Saputo perplesso, mercato divisivo
La situazione è analizzata dai media a stampo locale come il Resto del Carlino ma anche da siti web e forum dei tifosi. In particolar modo, la miccia che ha fatto accendere il tutto è il mercato. Sinisa Mihajlovic e Joe Saputo avevano una visione differente per il Bologna, al di là anche dei ruoli ricoperti da Bigon e Di Vaio.
Il presidente era stanco della solita salvezza conquistata, il tecnico invece non aveva digerito le tre cessioni di Schouten, Theate e Hickey: hanno portato una sessantina di milioni nelle casse, ma ben pochi sono stati reinvestiti per poter ambire ad altro, rispetto alla permanenza in categoria.
Mihajlovic esonerato, futuro da decidere
La piazza di Bologna è schierata con Mihajlovic, Saputo invece sembra essere al momento guardato a vista. Il patron sta mantenendo i rossoblù nella massima serie, ma da anni il gruppo felsineo non ha scatti di orgoglio e né di classifica. Vive stagioni quasi anonime, senza avere pensieri di retrocessione ma senza nemmeno guardare all’Europa.
Ora, le strade si sono separate, toccherà a Thiago Motta fare meglio con il materiale a disposizione. Mihajlovic invece penserà a curarsi, per tornare nel mondo del calcio non c’è davvero fretta, soprattutto quando si chiede spesso l’impossibile. 
