La Juve si mangia le mani per non aver affondato il colpo sul talento sudamericano, che ora vale oltre 100 milioni
Il problema non è scovarli – perché in questo i club italiani sono bravissimi -, il punto è avere il coraggio di investire tanti soldi per dei giovanissimi prospetti, che potrebbero anche non esplodere. E così, se da una parte abbiamo un Milan che ancora rimpiange il mancato acquisto, quando l’argentino ancora giocava nel River Plate, di Enzo Fernandez – poi diventato l’uomo da oltre 110 milioni di euro – la Juve può rammaricarsi per non aver affondato il colpo su un talento che sarebbe potuto arrivare per 30 milioni. E che ora vale più del triplo. 
22 anni, già alla quarta stagione col blasonatissimo Real Madrid, il brasiliano non è ancora esploso del tutto, considerando il quasi illimitato potenziale di cui dispone. L’ex Santos – proprio dal club brasiliano la Juve avrebbe potuto prendere il calciatore nel 2019 – è comunque già entrato nella storia del Real Madrid grazie ad un paio di doppiette che definire pesanti è dire poco. La prima, incredibile nel suo sviluppo, è quella messa a segno l’anno scorso nei minuti di recupero del match contro il Manchester City, valido per le semifinali di Champions League. Grazie alle sue prodezze le Merengues poterono allungare il match fino ai supplementari, quando poi un rigore di Karim Benzema regalò il passaggio alla finale. Poi vinta contro il Liverpool. La seconda, invece, è cronaca dell’ultimo periodo.
La Juve non si dà pace: 100 milioni in fumo
Due lampi. Uno al 2′ di gioco, l’altro al 70′, poco dopo il temporaneo pareggio dell’Osasuna. Rodrygo ha messo il suo marchio indelebile nella vittoria della Copa del Rey, arrivata per l’appunto grazie alla finale vinta contro la formazione di Pamplona. Spesso all’ombra del connazionale Vinicius Jr., anch’egli un po’ in difficoltà nel periodo di apprendistato al Real, Rodrygo ne sta ricalcando il percorso. Da diamante grezzo a fuoriclasse conclamato, il passo può essere breve.
Il club bianconero aveva in pugno il calciatore: per la comunque ragguardevole cifra di 30 milioni il brasiliano sarebbe potuto diventare la stella della squadra negli anni a venire. Contingenze di mercato, nonché la solita tendenza a considerare non pronti per la Serie A i giovanissimi prospetti che il calcio mondiale offre, fecero arretrare la dirigenza, spaventata dall’esborso economico da affrontare. Il Real, che arrivò dopo, non si fece invece tanti problemi a sborsare 45 milioni – già, perché il prezzo era nel frattempo aumentato – per l’attaccante verdeoro. Che ora ha il futuro nelle sue mani.
