Con l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana si riapre la questione centravanti: chi sarà al centro dell’attacco Azzurro?
Ora è ufficiale: Luciano Spalletti è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. Dopo un breve tira e molla immediatamente successivo alle dimissioni di Roberto Mancini, con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che chiedeva il pagamento della penale da circa 3 milioni di euro prevista dal contratto, il toscano si insedia ufficialmente sulla panchina degli Azzurri. 
In vista delle gare di qualificazione agli Europei 2024 contro Macedonia del Nord ed Ucraina previste per il 9 e il 12 settembre, il nuovo commissario tecnico dovrà subito affrontare un problema, un dilemma che ha messo in difficoltà anche il suo predecessore negli anni passati: chi sarà la prima punta di questa nuova Italia?
Italia, Raspadori nuovo centravanti? Spalletti sorprende tutti
Da qualche anno, ormai, il ruolo di numero 9 della Nazionale è una pericolosa incognita. Forse l’ultimo a rivestire il ruolo di centravanti “fisso” in Azzurro è stato Mario Balotelli, tra il 2011 e il 2014 ma, nonostante le sue grandi qualità fossero evidenti e i gol, in molti casi, non siano mancati, il carattere notoriamente indisciplinato e alcuni episodi hanno escluso Super Mario non solo dal giro della Nazionale, ma anche dal grande calcio nel corso degli anni.
Dopo la parentesi con l’italo-brasiliano Éder e il tristemente famoso Graziano Pellè, la ricerca per un centravanti passa per il dualismo tra Ciro Immobile ed Andrea Belotti. Nonostante le grandi qualità, però, i due attaccanti non sono riusciti a rendere con la Nazionale quanto facevano con i rispettivi club, e le critiche sono piovute soprattutto sul numero 17 originario di Torre Annunziata, che non ha replicato in Azzurro i grandi colpi visti alla Lazio. 
Negli ultimi tempi, inoltre, Roberto Mancini stava provando in quel ruolo Mateo Retegui, attaccante italoargentino passato da poco al Genoa, con il quale potrà dimostrare il proprio valore in Serie A e dimostrare di poter difendere questo ruolo dalla concorrenza, costituita non solo da Immobile, ma anche da un Gianluca Scamacca che, con l’arrivo all’Atalanta, può rilanciarsi. Ma attenzione a una recente conoscenza del tecnico, che potrebbe sorprendere tutti.
Si tratta di Giacomo Raspadori, attaccante che proprio Spalletti ha voluto al Napoli lo scorso anno e che in Campania ha ricoperto il ruolo di vice di Victor Osimhen, sostituendo egregiamente il nigeriano durante i suoi periodi di assenza. Brevilineo, veloce e tecnico, il numero 81 azzurro potrebbe ricoprire, in Nazionale, il ruolo di falso nueve che ha già ricoperto sia a Sassuolo che alle pendici del Vesuvio.
Ruolo che è molto caro all’allenatore di Certaldo, il quale ha lanciato in quella posizione Francesco Totti, dando nuova linfa al capitano della Roma e allungandogli la carriera, oltre a permettergli di scoprire una vena realizzativa che probabilmente non si era mai vista, e che lo ha portato anche a vincere la Scarpa d’Oro nel 2006-07 con ben 26 gol in Serie A.
Se Jack dovesse rendere anche solo la metà di quanto fatto dal Pupone, forse, l’annosa questione del centravanti della Nazionale potrebbe essere finalmente risolta.
