Spalletti all’esordio, ma c’è un grosso problema

Domani Spalletti farà il proprio esordio da CT azzurro cercando di riportare in alto la Nazionale, ma deve fare i conti con qualche difficoltà

Nel bel mezzo di Ferragosto, l’estate di tutti gli appassionati di calcio italiani ha subito un clamoroso cambiamento: Roberto Mancini si è dimesso da CT dell’Italia e al suo posto, dopo tante discussioni e trattative, è arrivato Luciano Spalletti, che domani farà il proprio esordio sulla panchina azzurra. Un esordio molto atteso, ma che fa già molto discutere per ciò che poi, effettivamente, potrà portare alla nostra nazionale.

Spalletti, nuovo CT Italia
Spalletti, nuovo CT Italia all’esordio – (Foto LaPresse) – calciomercatotv.it

Non tanto per le sue capacità che, dopo lo scorso anno in cui ha vinto lo Scudetto col Napoli, sembrano fuori discussione, quanto per il livello della Nazionale di cui dispone. L’Italia, ad oggi, non ha grandi certezze e la sensazione è che ci si stia aggrappando a giocatori che, ancora, non hanno dimostrato effettivamente nulla. Il livello, insomma, è troppo basso.

Ne ha parlato Stefano Agresti, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, che si è soffermato soprattutto su tre ruoli chiave, sia per la nazionale azzurra che per qualsiasi altra squadra: l’attaccante, il centrocampista centrale e ovviamente l’esterno d’attacco.

Attesa per la prima Italia di Luciano Spalletti

Secondo Agresti, l’esempio lampante può essere Federico Chiesa, attaccante della Juventus ed esterno offensivo azzurro, che per molti è già una certezza assoluta nonostante lo stop per infortunio. Il motivo per cui c’è questa considerazione, secondo il giornalista della rosea, è chiaro: “Non sono convinto che Chiesa sia una certezza assoluta, deve ancora ritrovare continuità nella Juventus. Parliamo di Chiesa come certezza, perché non ne abbiamo altre, altrimenti non lo sarebbe”.

Chiesa in Nazionale
Chiesa, esterno della Nazionale – (Foto LaPresse) – calciomercatotv.it

Piccole critiche anche per Manuel Locatelli a centrocampo, da parte di Agresti: “Neanche Locatelli in mezzo al campo è una certezza, anche perché fondamentalmente non è il suo ruolo. Non so neanche se può diventare un regista, ho qualche dubbio”. Senza dimenticare il buco che l’Italia ha in attacco: “Resta poi il problema centravanti. Questa Nazionale ha meno certezze di quello che pensiamo“. Il ruolo della prima punta, a esclusione di Ciro Immobile che però in azzurro rende molto meno, è ormai senza padrone da anni.

Il discorso che fa Stefano Agresti è abbastanza chiaro: questa Nazionale può cambiare guida tecnica, ma rimane con enormi falle da colmare. Le capacità del tecnico di Certaldo possono nascondere il problema e tutti se lo augurano, ma è una Nazionale senza certezze. Non proprio il massimo con una partecipazione agli Europei da conquistare e (si spera) un titolo da difendere in estate.

IL CALCIOMERCATO NON FINISCE MAI:
Non perdere nemmeno un colpo scarica l’app di Calciomercato: CLICCA QUI

Impostazioni privacy