Dopo essere sopravvissuto al ciclone Lukaku, Dusan Vlahovic si è ripreso la Juventus: ma a gennaio un club è pronto per tornare alla carica
La parola d’ordine è stata ricostruire, fin dall’arrivo della nuova dirigenza juventina lo scorso gennaio. Non ripartendo dalle macerie, perché nessuno può cancellare la cavalcata vincente della gestione di Andrea Agnelli. Ma su basi diverse e certamente Dusan Vlahovic è una di queste. 
Almeno lo è per ti tifosi, ma sarà così fino alla fine (e non lo usiamo a caso) anche per chi gestisce la Juventus da una scrivania? Il dubbio era nato fortissimo a cavallo tra luglio e agosto, quando la trattativa con il Chelsea per lo scambio con Romelu Lukaku era ancora in ballo.
Una trattativa quasi esclusivamente economica, lo hanno capito tutti e nessuno all’interno del club lo ha mai smentito. In realtà l’attaccante serbo non si è mai mosso dalla Continassa in direzione Londra e il belga per parte sua è finito alla Roma con buona pace di tutti.
Adesso però ci sono due strade, potenzialmente entrambe valide, per tracciare il presente e soprattutto il futuro di Vlahovic che intanto ha ricominciato a giocare bene e segnare. La prima è quella più semplice, confermare lo stato delle cose che consociamo da quando è arrivato a Torino per raccogliere un’eredità pesante.
Nessuno lo ha mai paragonato a Cristiano Ronaldo, ma intanto il ricco contratto fino al 2026 ha dimostrato quanto la Juve credesse in lui. Adesso, come ha anticipato ‘La Gazzetta dello Sport’ però torna in ballo il problema del prolungamento con un deciso ritocco dell’ingaggio.
Vlahovic è uno dei più pagati nella rosa di Massimiliano Allegri con i 7 milioni che incassa ogni anno. Non gli basta però, perché ha chiesto di arrivare almeno a 10 milioni che potrebbero superare i 12 con i bonus. Troppo per l’attuale politica societaria che invece sta dando un netto taglio ai costi come richiesto dalla proprietà.
Nuova offerta per Vlahovic, via già a gennaio: c’è pronto il sostituto
Così torna in ballo la possibilità che la Juventus si liberi di un ingaggio così pesante, come in fondo Cristiano Giuntoli per rispettare i dettami societari voleva fare in estate. Certamente le due parti si siederanno attorno ad un tavolo per trattare. Se però le basi di partenza rimarranno queste, trovare una quadratura sarà impossibile. 
Così torna prepotentemente di moda l’altra via, quella della cessione con evidente respiro per le casse societarie. In questo momento sono soprattutto due i mercati che pagano senza troppi problemi, anche perché il Bayern Monaco chiudendo con Harry Kane si è sistemato per un po’.
C’è l’emergente Arabia Saudita, una prospettiva che l’attaccante serbo nemmeno prende in considerazione. Oppure la Premier League e quella invece potrebbe diventare molto interessante. Soprattutto se riuscisse ad andare a giocare per un club che punta deciso sulla Champions League.
Non il Chelsea, che in fondo nemmeno la gioca e con la cura Pochettino sta facendo fatica. Ma piuttosto l’Arsenal che già lo aveva puntato lo scorso gennaio. Sul piatto poteva mettere 70 milioni di euro, ma la trattativa non era decollata. Tra qualche mese, come anticipano i media britannici e conferma fichajes.net, la squadra allenata da Arteta tornerà alla carica.
Il pacchetto delle prime punte è numericamente scarno, con Vlahovic lo completerebbe alla grande. E se l’affare dovesse andare in porto, Giuntoli tornerebbe alla carica per un suo vecchio pallino al Napoli, il giovane canadese Jonathan David del Lille.
