I portieri come arma in più, da Meret ad altri protagonisti del campionato analizzati da Davide Micillo in esclusiva per calciomercatotv.it. L’ex estremo difensore ha valutato quanti – domenica dopo domenica – portano punti preziosi con le loro parate. 
Micillo sicuro: Meret, è l’anno buono
Il campionato italiano sta tornando a mostrare grandi parate e ottimi numero uno. Lo sa bene anche Davide Micillo, in esclusiva ha parlato dei portieri, partendo da Meret: «A Napoli finalmente è stato messe nella condizione di poter lavorare bene. Inoltre, si può esprimere senza competizione, quindi può essere la sua stagione della maturità».
Il rilancio attraverso la tranquillità e per dare prestigio ai colori italiani, dunque, Un tema importante, proprio perché – oltre Donnarumma – ci sono tanti altri talenti che meritano spazio nel prossimo futuro.
I portieri italiani possono emergere
L’analisi del campionato porta anche a una sorta di dicotomia tra i pipelet esteri e quelli nostrani. Prendendo spunto dalla prima categoria, sta emergendo ora Onana all’Inter: «Sembra la scelta giusta per i nerazzurri – secondo Micillo – qualche anno fa, l’Inter fece lo stesso con Toldo e Julio Cesar e vinse il triplete. Onana è davvero un ottimo portiere».
Anche la scuola italiana promette bene. Dall’under 20 Zacchi definito come il “nuovo Peruzzi” a Carnesecchi titolare dell’under 21 c’è tanta maestria. I numero uno italiani per Micillo vivono una nuova primavera: «Credo che l’Italia abbia sempre sfornato ottimi portieri e continuerà a farlo… basta dare fiducia ai nostri giovani talenti».
Baggio, Mazzone e Buffon: l’album dei ricordi
Guardando alla carriera sportiva del nostro ospite, balzano all’occhio le esperienze nel Parma e nel Brescia in Serie A. Nei gialloblù per Micillo c’era davvero un top player: «Ho giocato con tanti portieri, ma Gigi Buffon è stato il migliore in assoluto».
Non meno importante, anche dal punto di vista umano, l’esperienza in Lombardia. In un Brescia con Baggio e Mazzone: «Roberto è sempre stato un grande professionista, un grande uomo oltre che un campione. Mazzone, invece, un allenatore che sapeva farti tirare fuori tutte le tue capacità… e poi è davvero un grande in tutto». 
