La Sampdoria è pronta per la cessione, si fa chiarezza anche sulla questione degli sceicchi. Il club è sempre in mezzo a tanti problemi, passando da quelli del campo dove la squadra non ingrana a una situazione societaria davvero complicata. 
Sampdoria, la cessione è un rebus
Diventa ogni giorno sempre più complicato cercare di capire come i club italiani possano essere venduti. Si cerca spesso di farlo in fretta, anche se sono tante le condizioni da porre in essere. Dalle ex bandiere alle offerte che arrivano e non arrivano, a soffrire spesso sono i tifosi.
I supporter della Sampdoria sono in ansia per la cessione del club, dagli sceicchi stanno arrivando segnali. E arrivano proprio nel momento in cui vorrebbe tornare Massimo Ferrero e la piazza è pronta all’ennesima protesta.
Questione sceicchi, si fa chiarezza
È davvero un momento complicato, la pausa per il campionato quanto potrà aiutare i liguri? Stankovic pensa al campo, i dirigenti a come sbrogliare una matassa sempre più complicata. Stamani su Tuttosport, un’intervista a Francesco Di Silvio, produttore cinematografico e intermediario italiano del gruppo Al Thani, fa decisamente discutere.
La Sampdoria e la cessione agli sceicchi è al centro del dibattito, dichiarando come non abbiano mollato la presa. Il primo tentativo è andato a vuoto, ma l’ammissione è che l’iter è ancora lungo, proprio perché la Samp ha debiti e dunque si lavorerà giorno e notte per velocizzare il tutto.
Samp, Gianluca Vialli sarà presidente
I tifosi sono sempre più impazienti. Al Thani comprerà la Sampdoria, la cessione agli sceicchi ha però dei tempi un po’ lunghi. Il tramite italiano, che non ha una grande stima di Massimo Ferrero, ha annunciato anche una novità importante: Gianluca Vialli sarà il presidente della nuova Sampdoria.
Il bomber dello scudetto di Boskov sarà dunque al centro del nuovo progetto, che potrebbe partire già ben prima di Natale. Date non a caso, proprio perché entrando da subito si potrebbe intervenire su una squadra che ha bisogno di solidità societaria ma anche in campo: retrocedere non sarebbe un bel biglietto da visita. 
