Tifosi col fiato sospeso: l’allenatore di Serie A si ritira per sempre, l’indizio è inequivocabile. Succederà davvero?
L’indizio c’è, l’idea pure. Niente di concreto, per adesso. Solo voci. Ma tutto quello che è successo e che sta succedendo sono un chiaro segnale. Quella che sta per concludersi è stata una stagione anomala, col Mondiale di mezzo e tante situazioni impronosticabili, come le tre squadre italiane nelle finali europee.
Fra queste ce n’è una che nessuno poteva immaginare: il Napoli, dopo 33 lunghissimi anni, è tornato Campione d’Italia. E lo ha fatto dopo un’estate di addii, di contestazioni, di tensione. Merito di tutto il club: dalle intuizioni di Cristiano Giuntoli sul mercato (con Kvaratskhelia e Kim in prima battuta) al grande lavoro sul campo di Luciano Spalletti. Che, a 64 anni, dopo una vita in panchina, ha vinto il suo primo Scudetto. Una gioia enorme per un allenatore che ha fatto bene ovunque è andato: il tricolore è la perfetta conclusione di un percorso incredibile, partito da Empoli, passato per Udinese, Roma, Zenit e Inter, e concluso proprio in azzurro. E chissà che questa trionfante stagione non possa essere il capitolo finale di una straordinaria carriera.
Addio al calcio: l’ipotesi è concreta, c’è l’indizio
Ha fatto velocemente il giro del web l’immagine di Spalletti con il suo nuovo tatuaggio, proprio come Stefano Pioli un anno fa dopo aver vinto col Milan: ma se il rossonero si era limitato al tricolore con il 19 (il numero di Scudetti vinti dal club), il tecnico di Certaldo è andato oltre.
Il tricolore e lo stemma del Napoli. E quindi Tuttosport si chiede: potrà Luciano presentarsi ad un nuovo club con quel tatuaggio sul braccio? Forse sì, o forse no. Ormai sembrano esserci pochi dubbi: le strade di Spalletti e del Napoli si separeranno. Motivo? Evidenti dissapori con il presidente di Aurelio De Laurentiis. Lo stesso, insomma, che ha portato via dalla Campania tutti i suoi predecessori: Benitez, Sarri, Ancelotti. In questo caso, però, l’addio al Napoli potrebbe significare anche l’addio alla panchina. Il tatuaggio potrebbe esser stato un indizio, in attesa di comunicazioni ufficiali previste dopo la fine del campionato. Luciano qualche offerta ce l’ha, eccome. Ma si ritorna al discorso iniziale: può presentarsi alla Juve, ad esempio, con quel tattoo? E come la prenderebbero i tifosi? Ecco perché, se dovesse decidere di continuare, è più probabile un’ipotesi all’estero, in particolar modo in Premier League: il Tottenham in primis. Ma lo scenario più probabile, al momento, è “l’impiego” nell’azienda agricola di famiglia. Un anno sabbatico dal calcio quindi, per riposare e riflettere. In attesa di una nuova avventura, o forse della fine definitiva. Lo scopriremo presto.