Allenatore dittatore, ex nerazzurro al veleno: “Gestione basata sulla paura”

Vera e propria denuncia dell’ex calciatore nerazzurro nei confronti del suo allenatore, considerato come un dittatore tremendo

Ci sono allenatori vincenti e di successo che per far girare al meglio le proprie squadre utilizzano il pugno duro. Ovvero atteggiamenti spesso sopra le righe, contestati magari anche dai calciatori alle proprie dipendenze.

allenatore come dittatore
Il calciatore spara a zero contro il suo ex allenatore (Ansa) – Calciomercatotv.it

Tutto pur di arrivare ai risultati e ad instaurare un gruppo squadra coeso e pronto a battersi per la causa. Secondo alcune testimonianze è ciò che succede da anni in casa Atalanta, una delle formazioni che è cresciute maggiormente nelle ultime 5-6 stagioni, soprattutto grazie ai metodi di mister Gian Piero Gasperini.

Il tecnico nativo di Grugliasco è considerato infatti uno dei migliori allenatori italiani, capace di ottenere il massimo sforzo dai suoi calciatori e di costruire un gioco ampio e offensivo. Ma allo stesso tempo viene indicato da più parti come un sergente di ferro, spesso troppo severo e intransigente.

L’ex atalantino Maehle spara a zero contro Gasperini: “Un dittatore, ti faceva sentire un numero”

La conferma assoluta riguardo il carattere spigoloso di Gasperini arriva dalla confessione di un suo ex calciatore. Joachim Maehle, terzino danese che è esploso con la maglia dell’Atalanta e che da poco è passato al Wolfsburg per 13 milioni di euro.

Gasperini criticato dall'ex
Maehle parla di Gasperini e della sua gestione severa (Ansa) – Calciomercatotv.it

In un’intervista dal ritiro della nazionale danese, Maehle non ha nascosto le difficoltà nel lavorare con Gasperini: “Rapporto difficile, la sua gestione è basata sulla paura, lavora in modo quasi dittatoriale. Quando sei in squadra ti fa sentire come un numero, non come una persona”.

Parole forti quelle del difensore, che per confermare la sua tesi mette in risalto un esempio: “Ci tormentava per cose strane. Non voleva che io e Hojlund (altro danese) andassimo al campo d’allenamento insieme, anche se il club mi aveva dato il permesso di passarlo a prendere in auto ogni mattina. Poi ci costringeva a dormire spesso in ritiro senza poter tornare dalle nostre famiglie”.

Rivelazioni quasi scioccanti su Gasperini, ma che confermano le voci sul suo carattere autoritario. Basti pensare al litigio furante che ha allontanato il Papu Gomez dall’Atalanta. Oppure le dichiarazioni di un altro ex atalantino, Timothy Castagne, che dopo la cessione al Leicester ammise quanto Gasp avesse problemi a controllare la propria ira e rimproverasse in maniera ossessiva i suoi calciatori.

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