Simone Inzaghi parla di tutto dopo la vittoria sulla Lazio. E affronta anche le voci su Lautaro e a proposito del nuovo attaccante.
Simone Inzaghi, vittoria sentita dell’Inter sulla Lazio
Simone Inzaghi gongola dopo il risultato ottenuto a San Siro contro la Lazio. Domenica sera la partita si è conclusa con un 2-1 a favore dei padroni di casa.
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Una vittoria sentita per l’allenatore ex-Lazio, che dopo i goal di Bastoni e Immobile si era fissata sul pareggio all’intervallo. Ma nel secondo tempo è arrivato il goal di Skriniar, e tutta la gioia ha potuto venir fuori al 95 minuto.
Inzaghi afferma allora nell’intervista post-partita ai microfoni di DAZN il proprio orgoglio per la squadra, sia per chi gioca meno, sia per chi non ha mai tempo di rifiatare. D’altronde la classifica rende onore con merito ai campioni d’inverno a atttuali capolisti della Serie A.
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L’orgoglio di Simone Inzaghi per la propria Inter
Una partita sentitissima per il tecnico nerazzurro, contro la Lazio, la squadra “che ha rappresentato la sua intera vita“. Parole dolci dell’allenatore sui biancocelesti, prima di parlare dei propri giocatori.
Altrettanto felice è Inzaghi quando parla di Bastoni: “è un campione d’Europa, e non sbaglia quasi niente da più di due anni“.
Ma non solo, l’elogio arriva a riguardare “la partecipazione di tutti” i giocatori della rosa. Anche quelli che hanno un minutaggio più ridotto, come Vidal e Gagliardini, spesso al centro di voci di calciomercato che li allontanerebbero da Milano.
Inzaghi parla dell’attacco dell’Inter: pace fatta con Lautaro
Tra i vari giocatori, il tecnico non può non fare i complimenti a Lautaro, o meglio “Lauti”, come Inzaghi ha soprannominato il suo centravanti. Un giocatore straordinario, capace di caricarsi sulle spalle anche l’eredità di Lukaku e diventare, grazie alle 11 reti segnate sinora in campionato, il perno dell’attacco nerazzurro. 
Serviva infatti una presa di posizione da parte del tecnico. Nelle ultime ore infatti sono circolate alcune voci secondo le quali il mister e l’argentino fossero arrivati ai ferri corti, al punto tale da determinare l’addio dell’argentino a fine stagione.
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