Il presidente dei rossoneri è stato arrestato, una notizia che sconvolge i tifosi del club e quelli di tutta Italia. Per una vicenda extra calcistica, scattano gli arresti domiciliari per un protagonista del calcio italiano che dovrà difendersi ora dalle accuse. 
Shock per i rossoneri stamattina
Non è una mattina come tutte le altre per il calcio italiano. Anzi, va ad ampliare notevolmente le pagine di cronaca, quelle che sono ben lontane dal mondo dello sport. Una sorta di doccia gelata ha colpito in pieno gli sportivi, che ora commentano sbigottiti quanto avvenuto.
Il presidente dei rossoneri è stato arrestato, la news sta gettando nel panico tifosi e club. Una situazione incresciosa, con i supporter che sperano nell’innocenza del loro presidente e vogliono vederci chiaro in tutta questa vicenda emerga con gran fragore.
Il presidente arrestato, i motivi
L’operazione è condotta dalla Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri nelle città di Bari, Palermo e Taranto. Lo scambio di voto è la matrice di questa vicenda, diciassette persone sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari. Il presidente dei rossoneri del Foggia Nicola Canonico è agli arresti domiciliari insieme a Francesca Ferri, capogruppo di Italia Popolare nel comune di Bari.
Repubblica riporta come «gli arresti sono disposti dalla gip Rossana De Cristofaro dopo le indagini condotte dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero, che sono partiti dagli accertamenti giudiziari in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale di Valenzano, da qui il nome dell’operazione “Valenza”».
L’inchiesta riguarda il voto di scambio
Le ipotesi di reato contestato sono abbastanza gravi, soprattutto se emergerà l’aggravante mafiosa. Una vicenda che sta lasciando molta amarezza nei tifosi, Nicola Canonico è il presidente dei rossoneri arrestato, il 50enne protagonista con il Foggia è ai domiciliari.
Canonico è imprenditore edile e, oltre ad essere l’attuale presidente del Foggia, è stato in passato un personaggio importante nel mondo politico pugliese. Prima è stato consigliere comunale a Bari, poi consigliere regionale in Puglia sempre sulla sponda del centrosinistra. Ora dovrà difendersi e dimostrare la sua innocenza, qualcosa che vale ben più di un gol salvato all’ultimo minuto. 
