In Serie B c’è un caso che ha assunto proporzioni mai viste, un calciatore è stato praticamente costretto a non scendere in campo. Non per scelta puramente tecnica, quanto proprio per evitare una sommossa di massa, praticamente un unicum all’interno dei tornei italiani. 
Serie B, un escluso per ordine pubblico
È diventato l’argomento del giorno nel campionato cadetto, proprio perché sta facendo discutere tutta Italia. Un calciatore non sarà in campo in questo weekend in Serie B, i tifosi lo hanno minacciato via social e si sta allargando il caso.
Una vicenda che ha assunto toni gravi, amplificata nel corso delle scorse giornate. La decisione così colpisce un elemento d’esperienza, che non sarà di scena allo stadio “San Nicola” di Bari.
Cos’è successo a Bari è un caso
Facciamo luce su quanto emerso, andando direttamente al nocciolo della questione. Andrea Masiello è diventato un caso in settimana, avrebbe dovuto giocare con il suo Sudtirol a Bari. In realtà, come confermato dalla Gazzetta dello Sport, non avverrà nulla di tutto ciò, in quanto il difensore è stato minacciato sui social e si temevano inoltre ripercussioni nell’ordine pubblico.
Il suo tecnico Pierpaolo Bisoli lo ha escluso dai convocati, togliendo di mezzo un titolare della sua lanciatissima neopromossa. Bari, pur in Serie B, non dimentica Masiello, che divenne un caso 10 anni fa quando raccontò dell’autogol realizzato contro il Lecce. Fatto di proposito in un derby. Fatto di proposito in un derby e analizzato in un filone di calcioscommesse poi emerso in seguito all’incontro del 15 maggio 2011.
Masiello, niente Bari-Sudtirol per lui
Una vicenda che nel corso del tempo ha allarmato anche quanti temevano in possibili ripercussioni, i tifosi del Bari non volevano il difensore in campo. Squalificato per due anni e cinque mesi ai tempi, Masiello ha militato anche nell’Atalanta e nel Genoa, mai però si era verificata la possibilità di affrontare i pugliesi.
Il caso Masiello in Serie B è ora così “risolto” con la mancata convocazione, dopo le minacce social. C’erano stati anche ex allenatori, come Giampiero Ventura, che avevano consigliato al difensore – con toni ovviamente civili – di non presentarsi all’appuntamento per non aizzare una folla ancora inferocita. 
