Conto alla rovescia per la Roma per la finale di Europa League, giallorossi in ansia per le condizioni di Paulo Dybala: le ultime
Tutta l’attenzione, per la Roma, è ormai sulla imminente finale di Europa League che si disputerà a Budapest mercoledì 31 maggio. La seconda finale europea consecutiva per i giallorossi, che cercano un clamoroso bis dopo l’affermazione, un anno fa, in Conference League contro il Feyenoord. L’avversario per i capitolini sarà però durissimo, quel Siviglia che nell’Europa League si trova praticamente come nel giardino di casa avendo vinto il trofeo sei volte, tutte nel nuovo millennio. 
Per la Roma di Mourinho c’è molto in ballo. Il prestigio, certo, ma anche la possibilità di avere un posto nella prossima Champions League, dato che la strada in campionato, dopo gli ultimi risultati altalenanti, si è di fatto chiusa. Appuntamento da non fallire e per il quale lo Special One spera di avere a disposizione Paulo Dybala, che in questa stagione tra i giallorossi è stato uno dei trascinatori principali, con 16 gol e 8 assist totali in 36 gare disputate.
Ci sono ancora dei dubbi però per quanto riguarda la presenza della ‘Joya’. In condizioni precarie da un mese, da quando, nella gara con l’Atalanta, un intervento assassino di Palomino gli ha messo in disordine la caviglia. Da allora, appena 19 minuti in campionato contro l’Inter e 13 nella semifinale europea di andata contro il Bayer Leverkusen. Con Bologna e Salernitana, l’argentino non è stato nemmeno in panchina. E a pochi giorni dall’evento fondamentale della stagione romanista, siamo ormai alla vera corsa contro il tempo.
Dybala, il tutto per tutto per tornare per la finale di Europa League: l’ultima carta
Situazione delicatissima che alimenta i dubbi sulla possibilità di vederlo a Budapest contro il Siviglia, ma per la Roma sarebbe fondamentale poter contare su di lui. 
Secondo il ‘Corriere dello Sport’, oltre alla tradizionale fisioterapia, si sta provando una terapia particolare per migliorare le condizioni della caviglia e permettergli di esserci contro gli andalusi. Decisamente più difficile una convocazione in panchina e qualche spezzone di gara con la Fiorentina. Si farà di tutto per averlo con il Siviglia e anche in quel caso sarebbe difficile che Mourinho lo schierasse da titolare, visto che di recente ha giocato davvero poco e si è allenato altrettanto poco. Ma già usarlo come carta a gara in corso avrebbe un peso specifico notevole.
