Brasile sotto shock. Terrore Neymar, tentativo di rapimento: ecco tutti i particolari del piano criminale
Attimi di puro terrore quelli vissuti dalla stella brasiliana Neymar che salterà l’intera stagione per il grave infortunio rimediato nel corso del match della Seleçao contro l’Uruguay: tre banditi armati hanno tentato di rapire sua figlia Mavie, appena nata, e la sua compagna Bruna Biancardi, influencer e madre della piccola Mavie, dopo essersi introdotti nella casa, ubicata a Cotia, periferia di San Paolo, dei genitori dell’influencer con l’intento di svaligiarla.
Tuttavia, secondo i media del Paese sudamericano e persone vicine alla famiglia, l’obiettivo dei criminali, oltre a ‘ripulire’ l’abitazione dei genitori di Bruna Biancardi che si trova in un condominio recintato, era proprio il rapimento della piccola Mavie.
Per fortuna tale piano criminale non è andato in porto dal momento che le due, Bruna e la piccola Mavie, non erano in casa. La polizia brasiliana ha tratto in arresto uno dei tre malviventi, il presunto basista della banda, che sarebbe un vicino di casa della famiglia Biancardi mentre gli altri due sono ancora ricercati.
Neymar, tentativo di rapimento della figlia Mavie e la scomparsa di un’amica
Davvero un periodo no quello che sta attraversando l’ex stella del Barcellona e del Paris Saint-Germain: prima l’infortunio, con annesse polemiche dopo che è stato pizzicato a ballare e saltare a un party da lui stesso organizzato, e ora la paura più grande di un genitore: il tentativo di rapimento della figlia.
Ma non è tutto. Come recita un popolare adagio, ‘le sventure non vengono mai da sole’: nella stessa storia sul suo profilo Instagram in cui ha reso noto il tentativo di rapimento di sua figlia Neymar ha anche condiviso la ferale notizia della scomparsa di una sua cara amica: “Giornata triste, con due bruttissime notizie. Prima c’è stata un’aggressione che hanno subito i genitori di Bru (Bruna Biancardi, ndr) ma grazie a Dio stanno tutti bene. La seconda è la morte di un’amica. I miei sentimenti vanno a tutta la sua famiglia. Che Dio accolga Luana tra le sue braccia“.
Insomma, una convalescenza alquanto tormentata quella del fuoriclasse brasiliano che comunque può dirsi fortunato perché sua figlia non è finita nelle mani di tre loschi criminali. Una buona sorte che alla fine, dopo giorni di ansia, ha arriso anche a Luis Diaz, attaccante colombiano in forza al Liverpool, il cui padre è stato rapito, nelle prime ore del 29 ottobre scorso, dai ribelli colombiani dell’ELN e che è stato liberato dopo quasi due settimane in ostaggio dei suoi rapitori.